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Come smaltire correttamente la lana di roccia?

Per capire come smaltire correttamente la lana di roccia vediamo intanto di cosa si tratta.

La lana di roccia è un materiale molto utilizzato nell’edilizia a causa delle sue molteplici proprietà.
Si tratta di un materiale che appartiene al gruppo delle Fibre Artificiali Vetrose, che a loro volta comprendono altri elementi diversi tra loro a seconda delle caratteristiche. La lana di roccia nello specifico è piuttosto fibrosa e presenta una trama fine, è composto da alluminati e silicati. Questi componenti sono perfetti per il settore edile perché vantano numerose proprietà, tra cui l’isolamento acustico e quello termico.

Senza contare poi il notevole risparmio che può portare l’utilizzo di questo materiale, che ad oggi è uno dei più economici sul mercato. Purtroppo esistono anche dei lati negativi, come per esempio la presenza di prodotti chimici all’interno delle fibre.

Come è fatta la lana di roccia?

La lana di roccia è una lana minerale ampiamente utilizzata nel settore dell’edilizia e dei trasporti. La maggior parte delle lane minerali contengono elevati livelli di ossidi alcalini e alcalino-terrosi, e in più delle combinazioni chimiche che servono per conferire loro ogni singola caratteristica.

Nello specifico la lana di roccia è un materiale naturale e di origine vulcanica, caratteristica che la rende non solo altamente isolante a livello termico e acustico, ma anche incombustibile. Viene realizzata grazie a un processo di ri-solidificazione della lava fusa e la sua temperatura di fusione supera i 1000 °C.

Si tratta di un materiale chimicamente neutro e non contiene prodotti corrosivi né aggressivi. La lana di roccia non è cancerogena per l’essere umano ma si può definire irritante per l’epidermide, per gli occhi e per le vie respiratorie. Per questo motivo viene maneggiata seguendo specifiche procedure.

I pericoli derivati dalla lana di roccia.

Quali sono dunque i pericoli reali della bonifica della lana di roccia?

La IARC (International Agency for Research of Cancer) ha risposto a questa domanda, dichiarando che solo i materiali più biopersistenti sono classificati come “possibilmente cancerogeni per l’uomo”.

Moltissimi studi medici hanno evidenziato come le fibre artificiali vetrose potessero causare gravissimi problemi di salute. Pertanto sono state emanate diverse discipline normative volte a garantire la sicurezza di chi lavora con tali materiali e di chi occupa i locali realizzati con gli stessi. Gli studi evidenziano che i rischi per la salute deriverebbero dalle dimensioni delle fibre, dal loro grado di solubilità nei liquidi e dal contenuto di sostanze chimiche dette ossidi alcalino terrosi.

Tale distinzione è fondamentale soprattutto per chi utilizza un materiale fibroso per opere edilizie (per esempio il cappotto o l’isolamento di tubazioni) per capire se possa causare danni in futuro alla salute degli occupanti dell’edificio. Quando nell’ambito di un cantiere si utilizzano materiali nella cui scheda tecnica non è presente la nota R e/o la nota Q, allora ci si trova di fronte a materiali potenzialmente pericolosi sia per l’installatore del materiale sia per il futuro occupante dell’edificio.

Tutte le volte, invece, in cui nell’ambito di una ristrutturazione o manutenzione di un edificio si ha a che fare con materiali fibrosi è importante ricordare che si tratta di materiali pericolosi almeno quasi quanto l’amianto. Il Testo Unico della Sicurezza – D. Lgs. 81/2008 – ha dedicato gran parte del Titolo IX ai materiali contenenti amianto, mentre non sono state indicate misure precauzionali per la lavorazione e rimozione di altri materiali fibrosi. Ciò non significa che si possa lavorare per la loro rimozione, o comunque in presenza di questi ultimi, senza le dovute precauzioni.

Come smaltire correttamente la lana di roccia.

Prima di procedere allo smaltimento della lana di roccia è opportuno effettuare un’analisi chimica per sapere a quale categoria di rifiuti appartiene. Solo in questo modo si potrà procedere con una corretta attività di smaltimento.
Nonostante lo smaltimento della lana di roccia rientri nello smaltimento dei rifiuti speciali, il materiale di per sé non si può classificare come cancerogeno.

Per una corretta rimozione della lana di roccia occorre indossare sempre tuta, guanti e mascherina ben aderente al viso. Se necessario, avvisare tempestivamente i vicini che dovranno tenere chiuse le finestre durante la rimozione. È bene anche controllare che il materiale rimosso non sia fuoriuscito dalla zona di lavoro e che sia confezionato a norma.

Possiamo concludere affermando che lo smaltimento della lana di roccia non è pericoloso, ma bisogna avere delle accortezze durante la rimozione, per evitare rischi per la salute. L’importante è rivolgersi sempre ad una ditta specializzata nello smaltimento lana di roccia ed evitare di ricorrere a tecniche fai da te, che nella maggior parte dei casi non portano mai ad una corretta rimozione.  

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